A Verona i campionati Nazionali ANA di Tiro a Segno

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FINE SETTIMANA ALPINO, TRA CITTÀ E PROVINCIA: IL CENTRO OSPITA IL CAMPIONATO NAZIONALE ANA DI TIRO A SEGNO, LA LESSINIA IL PELLEGRINAGGIO AL MONUMENTO DI PASSO FITTANZE

Sport e memoria. Questo fine settimana alpino tra città e provincia si può riassumere così. Il centro città, dal Sacrario Militare al poligono di tiro di via Magellano (quartiere Navigatori), ospiterà sabato e domenica i Campionati Nazionali ANA di Tiro a Segno con il 51° Campionato Nazionale Carabina Libera e il 37° Campionato Nazionale Pistola Standard. In Lessinia, a Passo Fittanze nel comune di Erbezzo, domenica mattina si terrà invece il tradizionale pellegrinaggio al monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre: quel pennone aguzzo alto 16 metri che da oltre cinquant’anni punta al cielo sopra due aquile scolpite nella pietra, una con l’aria dimessa della sconfitta, l’altra, la più alta, troneggia con il piglio e la fierezza della vittoria.

Il fitto programma del fine settimana alpino si apre sabato, alle 8.30, al Tiro a Segno Nazionale ai Navigatori con l’alzabandiera e, a seguire, i turni di gara. Iscritti ai Campionati ci sono già 220 alpini (94 per la carabina e 126 per la pistola) provenienti da 27 sezioni di tutta Italia. Nel pomeriggio, il gruppo alla presenza del presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli e delle autorità militari e cittadine, si sposterà alle 18 al Sacrario Militare dentro il Cimitero Monumentale per la deposizione di una corona e la celebrazione della messa. Le gare proseguono domenica nella sede del Tiro a Segno Nazionale con le finali e, dalle 15, la cerimonia delle premiazioni. “Attendiamo con ansia i partecipanti al Campionato di Tiro a segno nello storico poligono cittadino e nella nostra città. Nel 2017 del abbiamo festeggiato insieme a voi il 150° anno di fondazione del Tiro a segno veronese, quest’anno abbiamo l’onore di ospitare il Campionato nell’anno in cui festeggiamo il 150° anno di fondazione del Corpo degli alpini. Ringrazio la commissione Sport dell’ANA Verona che ha organizzato e pianificato questo evento in ogni minimo dettaglio”, commenta il presidente Bertagnoli che tra sabato e domenica farà la spola tra centro e Lessinia per poter essere presente a ciascuno dei due importanti appuntamenti. Anche il pellegrinaggio a Passo Fittanze, infatti, inizia già il sabato. Il gruppo Giovani dell’ANA Verona, infatti, salirà in quota già il pomeriggio raggiungendo Rifugio Valbella dove, dopo aver montato un piccolo campo base, pernotterà insieme ai ragazzi, bimbi e genitori per un’esperienza di storia, memoria e montagna. La domenica, i giovani raggiungeranno Passo Fittanze a piedi per prendere parte alla cerimonia. Il programma della giornata, coorganizzata dalle sezioni di Verona e di Trento, inzia alle 9.30 con l’ammassamento dei partecipanti. Alle 10 la sfilata e alle 11, dopo i saluti delle autorità presenti, sarà celebrata la messa, officiata dal cappellano sezionale don Rino Massella e animata, così come l’intera giornata, dalla banda cittadina di Grezzana e dal coro «Valli Grandi» di Legnago. Dalle 10 alle 12, il passo potrebbe subire delle chiusure al traffico per permettere il regolare svolgimento della sfilata.

“Il pennone di Passo Fittanze è un monumento carissimo agli alpini veronesi, costruito 51anni fa proprio nel punto in cui l’Alta Lessinia si spartisce tra Verona e Trento e dove un tempo passava il confine tra l’Impero AustroUngarico e il Regno d’Italia”, spiega Bertagnoli, ricordando le origini del monumento.

IL MONUMENTO DI PASSO FITTANZE

Dedicato agli alpini e ai Caduti di tutte le guerre, era una vecchia aspirazione, sentita dalle popolazioni montanare della Lessina ancora durante la Prima guerra mondiale. Dal 1917 a Sega di Ala si iniziò a lavorare ai gruppi marmorei che avrebbero dovuto onorarli ma per anni non si riuscì a passare dalle parole ai fatti. L’idea di ripristinare il monumento venne ripresa alcuni anni dopo la Seconda guerra mondiale, con lo scopo di onorare gli alpini e le altre truppe combattenti che da Passo Fittanze, sui monti Lessini, in corrispondenza dell’antico confine di Stato con l’Austria, mossero verso i confini naturali della Patria, raggiunti al termine del conflitto del ’15-’18. La realizzazione dell’opera fu affidata allo scultore Giuseppe Cinetto. L’ampia struttura si articola in un compendio monumentale costituito da una base circolare con gradini di accesso, cippi dedicatori, cippi con fregi distintivi e incisi delle varie Armi e Corpi delle FF.AA. Comprende due maestose aquile e occupa 8 metri di fronte, 6 metri di profondità. Lo scorso anno, proprio in occasione del tradizionale pellegrinaggio annuale degli alpini di Verona e Trento, è stato festeggiato il 50° anniversario della costruzione del monumento.

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