Il S.Tenente Luigi Turri.

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Pubblichiamo parte di una minuziosa quanto importante ricerca storica di Marco Vesentini, sul veronese Luigi Turri, S.Ten di artiglieria alpina assegnato al Gruppo “Conegliano” Divisione alpina “Julia” nella Campagna di Grecia 1940-1941. Ricordando il S.Ten Turri vogliamo ricordare tutti i caduti ed in  particolare tutti i caduti veronesi di questa, spesso, dimenticata Campagna di Guerra.

Luigi Turri nasce a San Peretto di Negrar (Vr) il 04/09/1914, primo di 5 figli (4 maschi e 1 femmina) da Vittorio e Giuseppina Marchesini, famiglia di origini contadine!

Fin dall’inizio, a detta delle persone che lo hanno conosciuto, il bambino e poi ragazzo dimostra una serietà ed una propensione alla studio che lo portano dapprima a compiere il percorso scolastico elementare e delle medie nelle locali scuole del paese, per poi approdare al Liceo Scientifico Messedaglia di Verona dove si diploma nel 1934 (tali sue qualità sono sottolineate in un discorso commemorativo fatto da il Prof. Visentin, suo ex insegnate di liceo, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 1959-1960, ricordando gli ex allievi caduti nel II° Conflitto Mondiale, e ricordando il Turri lo loda per l’impegno negli studi, la serietà, il grande attaccamento alla madre, la profonda religiosità e l’amore patrio); seguono poi l’iscrizione all’Università Cà Foscari di Venezia per poi passare all’ Università di Padova dove frequenta il Corso di Laurea in Lingue Moderne.

Nel settembre del 1938 viene  “ammesso quale aspirante allievo ufficiale di complemento ai Corsi  per Allievi Ufficiali alla Scuola di Brà, arma  di artiglieria, specialità artiglieria alpina.

Il 12 dicembre dello stesso anno viene nominato S.Ten. ed aggregato alla 3^ Divisione Julia Artiglieria da Montagna.

Nel aprile 1939 assieme alla Julia sbarca a Durazzo e viene assegnato al Gruppo Conegliano, entra a far parte del Comando di Gruppo, del Ten. Col. Domenico Rossotto dove viene nominato responsabile “Pattuglia o.c. n.1(dal libro “Il Gruppo Conegliano nella Campagna di Grecia 1940-1941 pag. 103”).

Comincia qui l’addestramento militare e il Gruppo si acquartiera a Fusha Lumithit (Albania) dove  l’intero Gruppo , costituito dalla 13^, 14^ e 15^ batterie, Comando e salmerie cominciano a battere in lungo e largo il paese per conoscerne la reale conformazione.

Passa qui il periodo di servizio militare sino ad ottobre 1940, quando l’intera Divisione Julia viene mobilitata e comincia il trasferimento delle truppe in direzione del confine Greco, il Gruppo in attesa di ordini si attesta ad Erseke e nei giorni 26 e 27 ottobre del 1940 raggiunge il cippo n. 9 da dove il 28 ottobre, giorno della dichiarazione di guerra alla Grecia, alle 4 del mattino inizia la penetrazione in territorio Greco!

Le prime fasi del conflitto sono caratterizzate da un maltempo diffuso che non accenna a diminuire, con pioggia incessante e inizio di freddo inusuale per la stagione, di contro le truppe italiane, se pur rallentate dalle condizioni atmosferiche, con scarsezza di viveri e salmerie fortemente in ritardo per l’impraticabilità delle mulattiere e delle malconce strade avanzano senza trovare eccessiva resistenza.

Il giorno 1 novembre  giungono a Conitza prima e fondamentale tappa per raggiungere il passo di Metzovo, spartiacque nel territorio Greco che apre le porte per raggiungere il lago di Gianina e la pianura verso Salonicco ed Atene.

Da Conitza il Gruppo Conegliano si dirige verso la località di Briaza (Distraton) che viene raggiunta dal Cividale e dal Comando di Gruppo del Conegliano e dalla 13^ Batteria il giorno 3 novembre, mentre il Gemona e la 15^ batteria si attestano a Samarina sul fianco destro mentre la 14^ rimane in appoggio.

Briaza dista dal passo di Metzovo “un tiro di fucile” (come afferma nelle sue memorie il Ten. Col. Rossotto) e questo passo è l’obiettivo che il Comando Generale ha affidato alla Julia.

Qui inizia l’offensiva Greca che con ingenti forze blocca l’avanzata italiane e si giunge al fatidico e terribile giorno 05/11/1940, giorno nel quale per citare le parole del Col. Rossotto dal libro di  memorie “Il Gruppo Conegliano nella Campagna di Grecia 1940-1941” a pag. 13 fa questo inciso:” le Batterie del Gruppo riprendono la marcia; ma subito il nemico apre un fuoco intensissimo di mortai sulla colonna che in alcuni tratti del percorso è completamente esposta al tiro nemico. Gli artiglieri alpini avanzano ugualmente; cadono qui alcuni artiglieri e cade anche, mentre incita con esemplare  serenità i suoi uomini ad andare avanti a qualunque costo, il S. Ten. Luigi Turri del Comando di Gruppo (gli è stata conferita la Medaglia d’Argento al V.M.).

La ricerca parte ovviamente dai parenti stretti e consultando fra i ricordi dell’unica e ultima sorella  del Turri, deceduta recentemente, rinvengo una vecchia lettera  datata Pisa 03-03-1941 XIX, stilata su un foglio di carta intestata con il nome e l’indirizzo di un medico.

Leggendo la lettera mi rendo subito conto dell’importanza del documento!

Si tratta infatti della lettera di risposta che il medico invia a seguito di una richiesta da parte della madre di Luigi, inviata al fronte, che chiede informazioni sulle modalità del decesso del figlio.

Il medico che risponde alla lettera è niente poco di meno che il Capitano Comandante del 633° Ospedale da Campo che aveva stabilito il suo centro operativo  a Briaza e che il giorno 05/11/1940 aveva prestato soccorso ai feriti italiani durante il durissimo scontro e che purtroppo aveva prestato inutilmente le prime cure al S. Ten. Turri, vista la gravità delle ferite riportate purtroppo impotente lo aveva visto spirare!

Nella lettera il medico fa pure riferimento al Cappellano Militare Don Carlo Bolzan, religioso aggregato all’ospedale che provvide alla sommaria sepoltura della salma presso il cimitero Ortodosso di Briaza e descrive anche la drammaticità della situazione che vede l’abbandono precipitoso dell’avamposto il giorno 06/11/1940 a causa dell’incalzare dell’Esercito Greco che tenta di accerchiare la Julia ed il Gruppo Conegliano, che così si vede  costretto precipitosamente ad abbandonare i feriti intrasportabili alla pietà del nemico!

Nel concludere la lettera consiglia la madre, per avere maggiori informazioni sul seguito degli eventi, di rivolgersi al Cappellano Militare della Julia che volontariamente si era fermato a Briaza per assistere i feriti ed i morenti, senza però menzionarne il nome ma che purtroppo ora era prigioniero in mano nemica!

Si tratta comunque del Cappellano Militare don Luigi Ferrari, dell’ordine dei Saveriani, che presente  a Briaza il giorno 05/11/1940 è pure testimone del ferimento mortale del S. Ten. Turri che descrive con queste parole che ho tratto dal suo libro di memorie “ La Croce sul Petto” a pagina  55 dice testualmente: “5 novembre…….. le cose a Briaza cominciavano ad andare male. Alle 10 del mattino i nostri trimotori avevano gettato nel posto indicato sacchi di gallette e di scatole di carne. Più tardi, penso sia stato poco dopo mezzogiorno, alcuni muli delle salmerie del Gruppo Conegliano stavano lasciando Briaza per risalire il costone e raccogliere i viveri paracadutati. Il nemico dominava tutta la conca del Paese e certamente controllava tutti i nostri movimenti. Io mi trovavo proprio in quel momento davanti al gruppo Comando dell’Artiglieria e vidi tutta la scena. I greci spararono sulla colonna con i loro ottimi mortai 81: un primo colpo, esattissimo, centrò la colonna; un secondo, poi un terzo. Le schegge mi fischiavano attorno. Il comandante la colonna , il S.Ten. Turri, è colpito alla testa e muore in pochi minuti. Gli alpini si buttano a terra, ma si riprendono subito e cercano di aiutare il loro tenente.”

La salma del S. Ten. Luigi Turri è stata riesumata dal cimitero di Briaza, grazie alle indicazioni di Don L. Ferrari ed hanno fatto ritorno in Patria dove dal 01/08/1954 i suoi resti sono stati tumulati con gli onori militari nel cimitero di Negrar (Verona).

Nella foto:

15^ Batteria Gruppo Conegliano 3^ DIV. ART.da MONTAGNA JULIA, sfila per le vie di Scutari subito dopo lo sbarco proveniente da Ancona alla presenza dei superiori il 16/04/1939. Il S.Ten Luigi Turri è  il secondo da sinistra come contrassegnato dalla piccola freccia verde da lui posta. 

Marco Vesentini.

 

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