L’ANA nelle scuole “Il milite non più ignoto” a Mozzecane

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Una statua che parla. E che racconta la storia e il dramma di un intero paese. Una comunità che ha visto i suoi giovani partire per il fronte e non li ha più visti tornare. Perché dietro agli elenchi di nomi incisi nel marmo delle lapidi, si nascondono vite di intere famiglie travolte dal dramma di una guerra. Anzi, della Grande Guerra.

Proprio come hanno dimostrato gli alunni della scuola media dell’Istituto Comprensivo di Mozzecane, vincitori regionali del concorso «Il milite non più ignoto» organizzato dall’Associazione Nazionale Alpini in occasione del Centenario del conflitto mondiale. Gli studenti delle classi terze dell’anno scolastico 2016/2017, coordinati dalla professoressa Maria Scattolini, hanno deciso di partecipare presentando un progetto innovativo di ricerca e studio del monumento ai caduti di via Montanari, proprio di fronte alla chiesa del paese. 
E questa mattina, in teatro, sono stati premiati dal presidente sezionale dell’Ana Verona Luciano Bertagnoli che ha consegnato alla scuola un assegno da 500 euro. «Siamo veramente orgogliosi di poter premiare una scuola veronese – ha detto Bertagnoli -.L’obiettivo è quello di costruire un continuo e incessante dialogo con le scuole e gli alunni per portare alla luce la nostra Storia. Posso dire con orgoglio che in questi anni stanno emergendo lavori molto interessanti grazie a un’attenta analisi dei monumenti presenti sul nostro territorio. E mi auguro che questo risultato ottenuto dai ragazzi della scuola di Mozzecane sia da esempio agli altri istituti della nostra provincia che desiderino intraprendere questa sfida». Il prossimo bando, infatti, scade il 31 marzo ed è possibile ancora presentare i progetti collegandosi al sito internet www.milite.ana.it.

A Verona, il Centro Studi della sezione Ana presieduto da Giorgio Sartori è a disposizione per assistere professori e ragazzi nel lavoro di ricerca.
«Non sapevamo nulla e pochi giorni fa siamo stati avvisati della vittoria – ha rivelato la professoressa Scattolini -. L’idea di partecipare al concorso era nata in occasione delle celebrazioni del 4 Novembre 2016, quando il gruppo alpini di Mozzecane ci ha consegnato un depliant dell’iniziativa. Spesso purtroppo i monumenti ai caduti rischiano di restare “invisibili” agli occhi dei più giovani. Noi ci siamo posti la domanda di come riuscire a ricostruire un racconto collettivo partendo da un elenco di nomi presenti sul monumento».

Grazie all’aiuto di Giuseppe Ruffini, «memoria storica» del paese, studenti e professori hanno iniziato a cercare notizie su quelle persone partite da Mozzecane per combattere e mai più tornate a casa. «Abbiamo recuperato materiale storico come medaglie e lettere, ma le cose più interessanti sono emerse dalle interviste fatte dagli alunni ai loro nonni e alle persone anziane del paese» ha proseguito la docente. Inoltre, è stata studiata la storia del monumento in sé, scoprendo anche la poesia letta da una bambina in occasione dell’inaugurazione.

I ragazzi, con la supervisione degli insegnanti Manuela Longhini, Serenella Cordioli, Cristina Faldi, Stefano Zanon e Alessandro Esposito hanno rielaborato artisticamente il monumento con una serie di riproduzioni particolarmente apprezzate dalla giuria dell’ANA Nazionale.