I 150 anni degli alpini a Napoli

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I 150 ANNI DEGLI ALPINI: OGGI A NAPOLI PER LE CELEBRAZIONI UFFICIALI ANCHE LA DELEGAZIONE DELLE PENNE NERE VERONESI.
Sarà invece piazza Bra, il prossimo fine settimana, ad ospitare l’annuale festa delle Truppe Alpine.

Un’emozione fortissima, coronata dal duplice passaggio delle Frecce Tricolori sopra Napoli e sopra le migliaia di penne nere radunate in piazza del Plebiscito per le celebrazioni dei 150 anni degli Alpini. Le Truppe Alpine dell’Esercito hanno compiuto oggi 150 anni di vita al servizio del Paese e della comunità, celebrando l’anniversario nella città all’ombra del Vesuvio, dove il 15 ottobre del 1872 Re Vittorio Emanuele II firmò il decreto n. 1056, che costituì le prime quindici compagnie alpine. Da allora i soldati di montagna italiani, destinati alla difesa delle Alpi, crebbero rapidamente in numero e furono organizzati in battaglioni e reggimenti che – lungo un secolo e mezzo – avrebbero partecipato in prima linea a tutte le principali campagne militari, oltre che alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali. “Abbiamo vissuto giornate davvero dense di emozioni, culminate oggi nelle celebrazioni di piazza dove erano schierate tutte le bandiere di guerra e i vessilli delle sezioni. Giornate celebrative come questa ci dimostrano quanto ancora siano indispensabili gli alpini per la nostra società: oggi, come ieri, come 150 anni fa al servizio della comunità, in modi differenti e molteplici, sempre essenziali”, ha commentato da Napoli il presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli. “È attorno a questo perno che ruoteranno le iniziative del prossimo fine settimana, quando a Verona festeggeremo le Truppe alpine”, aggiunge Bertagnoli. Solo rimandanto di qualche giorno, infatti, l’ormai tradizionale appuntamento con le penne nere veronesi si terrà in centro il prossimo fine settimana: da venerdì con l’accensione dei monumenti di piazza Bra con il Tricolore a sabato, al Teatro Filarmonico, con un concerto per il 150° anniversario di fondazione delle Truppe Alpine. E ancora, sabato e domenica in Bra approderà la Cittadella Alpina con una mostra storica, dimostrazioni della Protezione civile e molto altro. Oggi, intanto, è stata la città partenopea ad accogliere in un grande abbraccio gli alpini italiani e la delegazione di penne nere veronesi, arrivate in Campania ancora giovedì per essere presenti alla premiazione della ricercatrice veronese Lucia Zampieri, insignita del premio letterario nazionale Michele d’Auria. Alla cerimonia di oggi in Piazza del Plebiscito, con lo sfondo di Palazzo Reale, dove ebbe origine il Corpo, erano schierate tutte le Bandiere di Guerra dei Reparti alpini e a vocazione alpina, il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), sul quale sono appuntate 209 Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite ad appartenenti al Corpo, e tre compagnie in armi, rispettivamente del 9° reggimento alpini dell’Aquila (brigata Taurinense), 8° reggimento alpini di stanza a Venzone (brigata Julia) e del Centro Addestramento Alpino di Aosta, insieme a una congrua rappresentanza della Protezione Civile e dell’Ospedale da campo dell’ANA. Numerose le cariche istituzionali intervenute alla cerimonia, avvenuta al cospetto del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino. Presenti il decano degli Alpini in servizio, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, oltre alle autorità civili, militari e religiose della Campania e di Napoli e ai familiari degli alpini caduti in servizio. Arrivato da Verona anche il comandante del IV Reggimento Alpini paracadutisti Ranger Fulvio Menegazzo. E accanto al presidente Bertagnoli e al vessillo della sezione di Verona, ha raggiunto la città partenopea gran parte dei membri del consiglio direttivo sezionale.

Complessivamente sono state migliaia le “penne nere” in congedo provenienti da tutte le regioni italiane hanno colorato la piazza di “verde” – il colore delle mostrine del Corpo – con i loro vessilli e gagliardetti, in rappresentanza dei 340 mila soci dell’ANA. Al termine della cerimonia, scandita dalla musica delle Fanfare delle brigate Julia e Taurinense e dalla lettura della Preghiera dell’Alpino, l’omaggio da parte delle Frecce Tricolori, che hanno sorvolato due volte Piazza del Plebiscito.